LA MALEDIZIONE SENZA FINE DI CA' DARIO




 Salve amici del Blog! Oggi farete la conoscenza con un palazzo che non ha eguali in fatto di maledizioni. Una lunga scia di sangue e di disgrazie ha accompagnato la storia di Ca' Dario, un gioiello architettonico a due passi dalla Basilica di San Marco. Il Palazzo Dario fu edificato nel 1479 nel tipico stile veneziano dell'epoca, la fama sinistra di questo Palazzo,gli è valso il nome di una "casa che uccide", la sua fama è stata guadagnata in oltre cinquecento anni di morti violente e disgrazie, Ca Dario rappresenta per chi la conosce, un luogo da cui stare alla larga.

Tutte le persone che nel corso dei secoli hanno avuto a che fare con il palazzo Ca' Dario sono state brutalmente uccise,  o spinte al suicidio, praticamente un mistero che fa rabbrividire e inquietare anche i più scettici. Difficile non trarre la  conclusione che il Palazzo Dario sia stato infestato da una potentissima maledizione. Ma ecco i fatti.

1479, il segretario del Senato Giovanni Dario, commissionò la costruzione di un bellissimo palazzo, al fine di lasciarlo in dote alla figlia Marietta che avrebbe dovuto sposarsi qualche anno dopo.


Nel 1494,quando Giovanni Dario morì, il palazzo fu ereditato dalla figlia Marietta e da suo marito Giacomo Barbaro, dopo poco cominciarono i guai. Il marito di Marietta subì una grave perdita fiscale, che lo ridusse in miseria, come se non bastasse, venne accoltellato. Marietta distrutta dalla disperazione decise di suicidarsi.Vincenzo, il figlio dei due, venne trovato morto poco tempo dopo a Creta in seguito ad un agguato, e i colpevoli non vennero mai trovati. La Maledizione di Ca' Dario nasce da questo triplice evento tragico.

Il Palazzo Dario rimase in possesso della famiglia Barbaro  fino agli inizi dell' 800, la maledizione non aveva più colpito e sembrava che si era esaurita, ma non era così,  e più avanti vedremo perché.

 Alessandro Barbaro,nel 1838 era l'ultimo discendente della famiglia,  non aveva una vita felice, aveva assistito a vari eventi sfortunati, e attribuiva che la colpa di questa continua sfortuna era dovuto al fatto che abitava in quella dimora, piena di fosche presenze, che a suo parere continuavano a perseguitare la sua esistenza. Decise pertanto  di vendere Ca' Dario ad un commerciante di pietre preziose, un certo Arbit Abdoll. Ma non fu una buona idea questo acquisto, in quanto questi fece bancarotta e fu costretto a rivendere dopo soli 4 anni ad un inglese,tale Radon Brown,  che lo scelse come dimora per andarci a vivere con il suo compagno. Ma non ci vissero a lungo, in quanto passati pochi mesi, vennero trovati entrambi morti dentro il palazzo. Il caso venne archiviato come un doppio suicidio. 

La maledezione da quel momento non risparmio' più nessuno dei successivi abitanti.È eclatante il caso del miliardario americano Charles Briggs che l'acquistò nel dopoguerra,  fu costretto a fuggire da Venezia, a causa delle ripetute dicerie sulla sua omosessualità, questi si rifugio'in Messico con il suo amante, e furono trovati morti, poco tempo dopo, entrambi suicidi.

La Maledizione non risparmio' neanche gli ospiti per un breve soggiorno,è il caso del  poeta Henry de Regnier, che volle soggiornare a Ca' Dario durante una breve permanenza a Venezia,infatti venne colpito da una grave malattia e morì nel giro di poco tempo.

Ormai Ca' Dario era diventato un vero scenario da brivido, con tutte le varie disgrazie che aveva causato nel giro di qualche secolo, ma la maledizione non accennava a esaurirsi, anzi, si rafforzava sempre più. E' il caso del conte torinese Filippo Giordano delle Lanze, il quale fu ucciso nel palazzo, nel 1970, da un marinaio croato di nome Raul Blasic, con il quale intratteneva una relazione. l'assassino scappò a Londra, ma venne aggredito e ucciso da dei malintenzionati rimasti ignoti. 

La malasorte colpì anche Christopher Kit Lambert, manager del complesso rock "The Who", che acquistò Ca' Dario perché gli piacque molto il suo aspetto romantico e decadente.Questo ambiente favorì a tal punto la sua dipendenza per la droga, che nel 1974 i suoi rapporti con la band erano compromessi, venne arrestato per possesso di stupefacenti, e arrivò al tracollo finanziario.Pur affermando di non credere alla famosa maledizione,  Lambert un giorno confidò che non riusciva più a dormire nel palazzo, in  quanto i numerosi fantasmi lo perseguitavano,  ed era stato costretto rifugiarsi nel chiosco dei gondolieri, del vicino Hotel Gritti. 

Nel 1978, tre anni prima della sua morte, Kit Lambert vendette Ca' Dario a un uomo d'affari veneziano,  Fabrizio Ferrari,  che vi si trasferì con sua sorella, ma ancora una volta un incidente (questa volta stradale) portò via prematuramente la vita di Nicoletta. Il fratello invece subì un crack finanziario, e venne anche arrestato per aver picchiato una modella. Termino' la sua esperienza nel peggiore dei modi, cadendo rovinosamente da una scala del palazzo,l'incidente fu classificato come un suicidio.

La carrellata di disgrazie  continuò senza fermarsi, si arrivò così al 1993, Ca' Dario venne acquistato dal manager Raul Gardini, per farne un regalo alla figlia ( la storia si ripete !) Anche Gardini subì la stessa malasorte toccata ai precedenti inquilini di Ca' Dario:subì una serie di rovesci finanziari, venne coinvolto in Tangentopoli, e nel 1993, l'uomo venne trovato morto a causa di una ferita di arma da fuoco, in  circostanze poco chiare, pare che durante la pulizia di una pistola sia partito un colpo accidentale. Anche questa morte venne classificata come suicidio

Sempre negli anni '90 ,il tenore Mario del Monaco ebbe un grave incidente d'auto mentre si stava recando a firmare un contratto per acquistare Ca' Dario. Per fortuna riuscì a sopravvivere e visto la bruttissima esperienza non volle proseguire oltre, e fece stracciare il contratto senza neanche vederlo. La maledizione di Ca' Dario lo aveva sfiorato, e aveva capito che non era il caso di scherzare. 

Tanti sono i misteri, di questo Palazzo che reca sulla facciata una scritta in latino VRBIS GENIO IOANNES DARIUS , i veneziani lo hanno anagrammato in SVB RVINA INSIDIOSA GENERO, in latino "io genero sotto un'insidiosa rovina".

Dopo la tragica morte di Raul Gardini nessuno volle più comprare Ca' Dario,  troppe morti, troppe tragedie, Alla fine degli anni novanta il regista e attore Woody Allen pareva intenzionato all'acquisto, ma dopo aver saputo della sinistra leggenda che aleggia su questo Palazzo, lasciò perdere. Arriviamo nel 2002, il bassista John Entwistle aveva affittato Ca' Dario per una settimana di vacanza, fu trovato morto, a causa di un infarto.

Nel 2006 la proprietà è stata rilevata da una società americana,  in rappresentanza di un acquirente misterioso, e sono stati avviati dei lavori di restauro. Ca' Dario e i suoi numerosi fantasmi attendono il nuovo inquilino.

Tanti sono i misteri e le circostanze macabre si sono succedute a Ca' Dario durante i secoli. Ma quale potrebbe essere stata la causa scatenante che ha reso questo palazzo uno scenario perfetto per un film horror?  C'è chi sostiene che il palazzo sia stato costruito nientemeno che su un antico cimitero dei templari, e i veneziani sono convinti che al suo interno si aggirino numerosi fantasmi.  C'è chi giura di avvertire una strana sensazione di freddo e paralisi anche solo a guardare l'edificio da fuori.... non ci sono dubbi, che in questo palazzo ci sia qualcosa di strano,inquietante, e... letale.






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