LA PERLA DEL DESTINO DI LILLIAN NORDICA


 Salve amici di questo Blog. Oggi parleremo di perle, pochi sanno che le perle hanno un valore talismanico solo se indossate un singolo esemplare, sia bianco che nero. Si dice "Le perle sono lacrime". Attraverso ricerche approfondite pare che chi indossa una collana di perle si dice che verserà tante lacrime quante sono le perle. Se parecchie perle concentrano energie negative, portatrici di disgrazie di sfortuna,  al contrario una singola perla porta fortuna e permette di aspirare alla felicità. Una fede con una perla rappresenterà unione e fortuna per la coppia. La perla nera attira la fortuna e assicura un destino fuori dal comune, e dona grandi possibilità di uscire dalla mediocrità,  Stesso discorso per le perle gialle. Questo, a patto che si porti con sé un esemplare singolo. Hanno anche un valore  curativo, si dice che aiutino il buon funzionamento del cuore.

A tale proposito, vi propongo la storia di Lillian Nordica, una celebre cantante dei primi del Novecento che vide cambiare il suo destino grazie ad un ciondolo con una perla gialla, che acquistò da ragazza. Quella perla aveva la caratteristica di cambiare il destino di chi l'avrebbe indossata!

Pochi di noi contemporanei ricordano le sue rappresentazioni, ma Lillian Allen Norton era una cantante lirica americana di fama mondiale. Era meglio nota con il nome d’arte di “Lillian Nordica” e divenne celebre come una delle più grandi interpreti delle opere wagneriane.

Sulla sua vita, ed in particolare sulla sua morte nel 1914, aleggia una strana leggenda secondo cui una perla di cui lei era proprietaria avrebbe cambiato tutta la sua vita. 

Sin da ragazza Lillian sviluppò una passione e capacità canore fuori dal comune, così i genitori acconsentirono a mandarla a studiare a Parigi. Un giorno vide esposta in una vetrina di una gioielleria del centro una splendida perla gialla di cui si innamorò all’istante. Il prezzo era modesto, ma non abbordabile, per le sue misere finanze, la  ragazza fece alcuni piccoli sacrifici e alla fine riuscì a mettere i soldi da parte per comprarla.

Ad una sua domanda sul perché la perla, nonostante la qualità, costasse tanto poco,il gioielliere rispose spiegandole il motivo di un prezzo basso per una perla di tale bellezza. Egli raccontò che essa era considerata una perla che cambiava il Destino, era stata in possesso di diversi proprietari, ma col tempo aveva acquistato la fama di portare sventura perchè che ad ogni suo possessore assicurava sia un evento fortunato che uno infausto, che molto spesso poteva riuscire fatale. In pratica successo seguito da lacrime.

Tuttavia la perla avrebbe perso la sua malefica influenza appena fosse tornata nel luogo dove era stata pescata. La Nordica non diede importanza a quella che considerò una superstizione senza valore, comprò la perla,





 ma il gioielliere, oltre alla garanzia di autenticità, le consegnò un biglietto su cui c’era scritta un’enigmatica frase:

<<Nata tra i flutti di Samarai, troverà la via del ritorno ai fondali che le hanno dato vita>>

Lillian Nordica non diede importanza a quella che considerò una superstizione priva di valore, così comprò la perla e uscì dalla gioielleria convinta di aver fatto un buon affare e lieta che il destino le avesse concesso di possedere un così bel gioiello con una modica spesa.

Da allora la sua vita, che fino ad allora non era mai decollata, improvvisamente imboccò il destino che il gioielliere le aveva preannunciato:il successo, che finora ella aveva atteso invano, improvvisamente arrivò. Ebbe modo di esibirsi a Londra in una rappresentazione teatrale. Questo le valse come trampolino di lancio, e da quel momento non si fermo' più. I contratti di ingaggio arrivarono a frotte. La sua voce affascinò i più grandi critici del momento e venne invitata ovunque, tra cui Bayereuth, e San Pietroburgo, poi in tutti più importanti teatri del mondo. Ovunque andasse veniva accolta con entusiasmo e ovazioni e il successo la innalzò fino ad arrivare tra i pilastri della musica lirica.

Nel corso delle sue tournée conobbe la persona che sarebbe diventato suo marito. La vita le sorrideva, tutto filava per il verso giusto. Ma il Destino era in agguato e cominciò ad avverarsi anche la seconda parte della profezia concernente quella perla, che contemplava anche le lacrime:la famosa cantante prese marito tre volte, perdette il primo marito, in un disgraziato incidente d'auto, con il secondo marito invece fini' in divorzio. Si racconta che abbia confidato le sue preoccupazioni a Cosima Wagner. " Voi siete un genio, come lo era Wagner, e il genio rimane sempre solitario, sempre insoddisfatto. L'anima sua non trova mai pace.  "



Dopo 5 anni si risposò per la terza volta. In questo matrimonio Lillian Nordica credette di aver trovato la felicità tanto agognata e la tranquillità. Aveva tutto quanto si può desiderare:un marito che l'adorava e la comprendeva, un focolare di pace, gioielli e ricchezze, era diventata una celebrità mondiale, ma nonostante tutto, covava in se' una costante insoddisfazione, e depressione. Per cercare di tirarla su, il marito la convinse a staccare da tutti gli impegni e a prendersi una vacanza. E fu così che la coppia intraprese una lunga crociera intorno al mondo.




Alcuni successivamente osservarono che il destino era stato dettato dalla perla gialla, che in qualche modo l'aveva  convinta ad iniziare quel viaggio per poter tornare a casa.

Presso la costa meridionale della Nuova Guinea, quasi nello stesso punto dove la perla era stata trovata, il piroscafo naufragò. Lilian Nordica fu tratta in salvo, ma da quel giorno funesto non si riprese più, ella apparve ridotta ad uno straccio umano. Sembrava che durante il trasferimento verso Batavia (l'odierna Giacarta, nell'isola di Giava) si dovesse riprendere dallo choc del naufragio, ma improvvisamente ebbe una grave ricaduta e alcune settimane piu' tardi il 10 maggio 1914, morì. Aveva fatto appena in in tempo a tornare a casa. Lasciò in eredità perle e altri gioielli per un valore di ben quattro milioni di corone,  ma tra i preziosi mancava la fatale perla gialla.

Gliel’avevano vista in mano ancora durante il tragitto verso Batavia, quando la cantante giaceva ormai sul suo letto di morte, ma da allora nessuno seppe dire dove fosse andata a finire. Forse l'aveva rubata un servitore, oppure e questa è l'ipotesi più probabile: essa era ritornata nelle profondità marine alle quali l’aveva strappata un giorno lontano la mano di un pescatore.


Commenti

Anonimo ha detto…
Racconto interessante! Mi è piaciuto moltissimo! Non conoscevo le superstizioni sulle perle!
Anonimo ha detto…
Wow! Che storia!!

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