UNA GITA NEL TEMPO I FANTASMI DI VERSAILLES
Ecco una nuova storia di fantasmi vera, assolutamente affascinante, si tratta della strana avventura vissuta da due turiste inglesi nel 1901.
Miss Moberly figlia di un vescovo di Salisburgo e in seguito direttrice del St'Hugh's College di Oxford e miss Jourdain sua amica andarono insieme in vacanza a Parigi. Avevano deciso di visitare il Petit Trianon nei giardini di Versailles. Era il 10 agosto, ricorreva l'anniversario del sacco delle Tuileries a opera dei rivoluzionari nel 1792. Era una giornata molto calda.
Giunte nei pressi del Grand Trianon, invece di svoltare a destra verso l'Alle'e des deux Trianons, decisero di svoltare a sinistra in quanto il viale era molto più alberato e dava frescura.
E fu così che per errore le due turiste scelsero quel percorso e si ritrovarono nei giardini che portavano al Petit Trianon. Non riuscendo a ritrovare la strada, chiesero indicazioni a due uomini che indossavano due cappelli a tricorno e dei vestiti di foggia antica. Costoro , che sembravano dei giardinieri, dissero loro di proseguire diritto e attraversare il Giardino francese ,così avrebbero raggiunto il Petit Trianon, ma le due donne girarono a sinistra.Poco dopo incontrarono un uomo dall'aspetto sinistro, con un cappello a cencio e un mantello, seduto su una balaustra di un chiosco circolare, anche qui chiesero indicazioni, con un po'di timore, e questo rispose di andare a destra e attraversare un ponticello rustico, e così fecero.
Su una panchina videro una donna vestita con abiti settecenteschi, che stava dipingendo, anche a lei chiesero informazioni e così raggiunsero finalmente il Petit Trianon.
Le due donne a furia di incontrare persone vestite alla moda settecentesca ebbero l'impressione che qualcosa di strano stesse accadendo. Al principio pensarono che doveva esserci qualche festa in maschera.Girando per i Giardini videro stavolta qualcosa di veramente strano: le persone che incontravano erano incorporee e svanivano al loro avvicinarsi.Alcune costruzioni che avevano visto durante una precedente visita erano sparite e il panorama sembrava diverso, infatti vicino alla donna della panchina c'era un grosso cespuglio di rododendro.
In seguito raccontarono di aver conversato con uomini vestiti all'antica e di essere rimaste colpite dal singolare accento.
Le due cominciarono ad essere preda di una sgradevolissima sensazione. Riferirono che sembrò loro di stare in un sogno; circondate da un'atmosfera innaturale, ferma immobile, oppressiva, Questo disagio proseguì anche quando apparve, a una delle porte, un giovane che sembrava essere un domestico, al quale chiesero ancora la giusta strada per l'ingresso al complesso.
Stranamente per un domestico, notarono che non indossava una livrea e aveva dei modi particolarmente villani e irrispettosi. Indicò comunque loro con perizia l'ingresso al Petit Trianon che trovarono subito, entrando proprio mentre all'interno si teneva una festa per un matrimonio; le due signorine erano dunque tornate al presente. Miss Moberly e Miss Jourdan si trattennero per diverso tempo con gli invitati poi, da buone inglesi, per l'ora del tè decisero di far ritorno all'Hotel des Reservoirs ; dove alloggiavano.
Passò parecchio tempo, sembra, prima che le due discutessero dei loro "strani" incontri nel parco di Versailles. Entrambe avevano avuto la sensazione di essere vissute per lunghi istanti nel passato; ma fu solo in seguito che il loro sospetto si trasformò in certezza: dopo che ebbero consultato testi di storia, visitato musei, passato in rassegna innumerevoli album di stampe antiche e collezioni di spartiti musicali d'altri tempi.
Per ben cinque anni la Jourdain e la Moberly fecero ricerche storiche accurate scoprendo che tutti i dettagli della loro inspiegabile avventura coincidevano con usi, costumi, attrezzi dell'epoca della Rivoluzione. Scoprirono che un tempo esistevano sia il chiosco che il ponticello che la piccola cascata.
Ritrovarono allora in quei documenti le tracce del giardino e del paesaggio, diversi l'uno e l'altro dall'aspetto attuale, ma tuttavia riconoscibili; rintracciarono il testo originale della musica udita; scopersero che il viso delle bella dama altera era quello di Maria Antonietta, quale era stato immortalato dal pittore Wertmuller in un celebre ritratto.
Secondo i vari indizi raccolti, la loro incursione nel passato doveva essere avvenuta nel momento più drammatico della vita della regina, quello dell'inizio della sua fine, nelle giornate di ottobre del 1789, quando il popolo costrinse i sovrani a trasferirsi a Parigi.
Attraverso il libro “ La leggenda del Trianon” di J. Lavergne, le due inglesi appresero un interessante episodio risalente all'ottobre del 1789: mentre la regina Maria Antonietta stava disegnando nel suo "giardino inglese" davanti al Petit Trianon, giunse di fretta un messaggero per avvertirla che una folla di donne rivoluzionarie era partita da Parigi alla volta di Versailles. Il messo consigliò alla regina di rientrare a palazzo ma non seguendo la strada che l'avrebbe condotta verso le donne inferocite. Questo episodio era stato raccontato da una ragazzina di nome Marion, figlia del giardiniere, che avrebbe dovuto avere all'epoca dei fatti proprio l'età della ragazzina vista dalla signorina Jourdain sulla soglia della dependace.
Le due inglesi trovarono anche una spiegazione per lo strano accento dell'uomo che correva. La regina, austriaca, amava circondarsi di servitori del suo paese d'origine.
Identificarono l'uomo dall'aspetto minaccioso con il conte di Vaudreuil; amico di vecchia data della regina, dalla fama di anima nera. Non trovarono un riscontro storico per il giovane domestico senza livrea dai modi sgarbati. Forse era una persona del presente, pensarono dapprima. Non poteva esserlo, perché scoprirono che la porta dalla quale lo videro uscire era sprangata da oltre un secolo.
Riflettendo attentamente, non riuscendo a liberare la mente da molti interrogativi, le due amiche iniziarono a delineare una teoria. Collegarono la data del 10 agosto 1901 a quella del 10 agosto 1792, quando la folla rivoltosa aveva saccheggiato le Tuileries cosicché il re e la sua famiglia furono costretti a rifugiarsi presso l'Assemblea Legislativa, prima, e nel Tempio, poi. Cos'era accaduto, quel 10 agosto del 1901? Forse le due donne si erano accidentalmente imbattute in uno "strappo temporale"?
Ipotizzarono che il terrore e la disperazione di Maria Antonietta, in quei giorni di rivolta e prigionia, avessero generato una forza tale da lasciare impresse queste scene nel Petit Trianon; sui portali, sugli ambienti e sul giardino inglese e il parco che la regina tanto aveva amato. La forza generata dalla disperazione, riproduceva di tanto in tanto le immagini della regina e di quanti erano con lei il giorno del suo primo passo verso la fine.
Come i fotogrammi di una scena di un film immortalata e ripetuta all'infinito. Capirono allora che l'uomo che correva non si era rivolto a loro indicando la strada bensì alla regina e che, nel suo francese austriaco, aveva detto "madame..." e non "mesdames..." come loro avevano capito.
Arrivarono così alla conclusione di aver VIAGGIATO NEL TEMPO, visitando così la Versailles non del 1901 bensì quella del 700'.Dopo dieci anni di ricerche pubblicarono un libro nel 1911 "AN Adventure", UN'AVVENTURA", identificando alcune delle persone incontrate al Petit Trianon, e affermarono che la donna seduta sulla panchina era niente meno che la regina Maria Antonietta.
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